mercoledì 12 gennaio 2011

Non è l'Innominato il problema è perché lo sia che lo è.

Mi spiego. Si fa un gran parlare da anni ormai, io per prima mi sono schierata con mezzi costituzionalmente riconosciuti per la libertà, parola che ormai suona quasi come uno slogan che altro, contro ogni abuso.Al solo pensiero che qualcuno potesse utilizzare il potere per scopi eticamente discutibili mi scuote, ma da qui a far si che tutta la mia vita, persino l’aumento dei prezzi della verdura, dipenda da uno che è lì no.
Fino a poco tempo fa avevo delle idee sulla crisi, sta crisi che c’è crollata addosso così eh! Chissà perché?!
Dio c’ha punito? Mah non ci vuole un esperto di economia per capire che da qualcuno sia stata manovrata … vi linko quello che pensavo e penso tuttora sulla crisi dopo essermi fatta una cultura in una biblioteca di un paese in provincia di Roma clikka qui

Bene! Avrete visto anche i commenti di chi solo per avermi vista un pò sveglia m'ha dato una botta in testa ;) Cosa è cambiato? Niente! O meglio, qualcosa cambia sempre anche se lì per lì non ce ne accorgiamo.
La ribellione che una persona sente di voler vivere come reazione ad un sopruso o a quello che percepisce come tale,  fa parte del risveglio ma non è spaccando vetrine e macchine che si arriverà a ciò che si desidera,  a meno che non si lavori per ditte di riparazione vetri e auto.
Qualunque cosa accada è colpa di quello lì, sembra un po’ quando si va allo stadio e qualcuno sfoga le sue frustrazioni lanciando un vetro contro un tizio qualunque, a me sembra abbastanza triste.
Ma non voglio giudicare, vorrei solo far passare il messaggio che a me è arrivato accostandomi a testi di luminari storici dello studio del comportamento umano.
Mi raccomando carpite bene il senso, è molto importante comprendere quello che vi riassumo qui in una frasetta semplice ma profonda.
Qualunque cosa ci da fastidio in un altro, ripeto qualunque. Quella cosa è anche in noi. Ecco.
Tutto qui? Si.
Quindi che fare? Osservare, analizzare se stessi. Arrivando all’individuazione del proprio Sé scoprirete che non avrete fatto un viaggio per voi stessi, ma per l’umanità intera. Già perché come dice Jodorowsky, conoscendosi si passa dal singolare al plurale.
Allora capirete che non è Tizio o Caio il problema, la difficoltà sta nell’assumersi la responsabilità di ciò che siamo, dei mostri che ci portiamo dentro e vergognandoci scarichiamo su chicchessia.
Quindi svegliatevi! Non perché qualcuno è sempre pronto a fregarvi  ma perché vi state fregando da soli ;)
Si può sempre scegliere di essere sereni a dispetto di tutto e tutti, se qualcuno c’è riuscito possiamo riuscirci tutti.
Si dice che l’anima del commercio sia la pubblicità e che non esiste una pubblicità negativa.
Parlatene signori, parlatene anche male ma parlatene…
Scegliete di non delegare. Potete farlo da ora. Il distacco è difficile da accettare ma ci fa vincere facile ;)
Pamela C. De Logu

Nessun commento:

Posta un commento