venerdì 25 maggio 2012

L'Oxymoron o dell'Amore legato.


Quando la tensione è tale da provocare uno slancio, non partire equivarrebbe a morire.
Le persone che mi conoscono meglio sono quelle che sanno di non conoscermi affatto eppure non smettono di amarmi.
Sono spesso arrivata sul punto di spaccare tutto o lasciar cadere l’energia nella frustrazione più totale.
La mia vita fatta di alti e bassi continui è costruita a puntino sulla base di ascese e discese rapide, cali e risalite tenendomi bloccata in stasi o tremante in fibrillazione, disegnata a regola d’arte da me e per me  da 31 anni. Solo da poco tempo me ne sto assumendo non senza fatica la totale responsabilità, smettendo di cercare un colpevole fuori.
Quando qualcuno  crede erroneamente di conoscermi si stupisce della rapidità con la quale io possa buttar giù le sue convinzioni con una scelta improvvisa ma mai non maturata.
Prima mi preoccupavo di poter deludere, ora so che non si può deludere nessuno perché  solo le aspettative possono farlo, non le persone.
Quando si sente fortemente di non voler  fare qualcosa c’è sempre da tenerne conto, molti non lo fanno e si ammalano, continuano a lamentarsi senza far nulla per tirarsi via dalle rotaie dove aspettano un treno che non passerà se non per travolgerli. Nessuno ti porta da nessuna parte se tu non lo vuoi.
Le persone si uniscono per fare un pezzo di strada, mi è stato detto. Forse sarebbe opportuno in questa nuova era  costruire insieme la strada unendo la volontà di farlo giorno per giorno non più solo per ruoli come una volta ma per piacere di condivisione e amore.
Ma se non sappiamo cos’è l’amore o se lo scambiamo per altro come si fa?
Sono dipendenze,  relazioni di mutuo aiuto e soccorso, vomitatoi in cui vengono scaricate da uno e dall’altro le difficoltà di vivere. Queste le modalità di relazione più frequenti ultimamente. Come se potesse esserci un salvatore là da qualche parte.
Ma che cos’è l’amore? Di nuovo questa domanda, così iniziavo il mio e- book/diario pochi anni fa.
Dalle parole di un santo:  L’amore non si manifesta nel sentire ma nel tendere a Dio e chi si sforza di farlo nel buio acquista maggior merito. L’amore che nasce dalla stima e dalla ricerca continua è più puro dell’amore fatto di sensazioni e trasporto.
E cosa, se non un impegno continuo e costante a riconoscere Dio in sé e nell’altro può generare una ricerca che porterà all’amore di maggior merito?  Merito per noi che abbiamo bisogno di riconoscerci la possibilità di essere quello che siamo senza la paura che perderemo tutto se non seguiremo consigli dati da  insicuri nel buio.
Solo qualcuno che si è svegliato può svegliare qualcun altro. Solo qualcuno che sogna può nel sogno convincere gli altri che si è perfettamente svegli. Solo chi sa di stare sognando è sulla buona strada per aprire gli occhi.
La crisi che investe tutto e tutti anche e sopratutto le relazioni non è che una benedizione, se le si riconosce questo, non può più far paura e si trasforma in catarsi.
L’uomo deve riuscire ad abbracciare tutto, riconoscere la perfezione negli opposti e inginocchiarsi al suo destino, non deve combatterlo, deve onorarlo.
 Il destino dell’uomo è di accettare che come tutti gli esseri viventi su questa terra ha il compito  di partecipare all’evoluzione del pianeta. Che gli piaccia o no. La scelta è solo tra voler apprendere questo contro la propria volontà o con amore verso il ricongiungimento e l’Uno.
L’amore di per sé collega, non lega, né è legato, unisce non chiude, rispetta non impone,è forte non prepotente e sa con certezza che non può esser vinto dall’orgoglio perché è dalla gentilezza della spiga che si offre al vento che può nascere l’oro più prezioso, dall’ incontro tra l’aria e la vibrazione che scaturisce la musica e dall’unione della carne e dello spirito che nasce l’Uomo Vero.
L’amore è sapere che c’è un tempo per ogni cosa e un posto per tutto ma accettare con cuore di non conoscere né quando né dove.
In fondo  l’amore è semplice, è la fede incrollabile che qualunque cosa accada, andrà tutto bene. 
Tutto è Amore

P.