sabato 25 giugno 2011

La Torre

Viaggio fin dove la mia materia si fa luce disintegrando l’idea che ho di me stesso...
Passi senza impronte in un sentiero che svanisce...
Ora sono l’uomo magico che non sa niente, che non possiede niente...-A, J.


NON TEMERE...LANCIATI!


L'Arcano XVI  invita a chiedersi cos'è che deve essere distrutto in nome di un' autenticità che può farsi strada solo nell'assenza di costrutti mentali assorbiti...solo nel lasciarsi andare, con coraggio troveremo la strada che dall'alto della nostra fortezza di paura ci porterà a sperimentare la nostra essenza ...
Ogni carta non ha valore se non quello che vogliamo attribuirle ...la carta non consiglia, non giudica...LA CARTA SI SPECCHIA...la carta rimanda...rimanda a noi la nostra immagine, le nostre ipocrisie, le nostre paure e idiosincrasie...la carta è un faro che ci mostra noi stessi nella nostra parte più bella e nella nostra parte più meschina...se senza le tue scarpe sei nessuno sei solo un poveraccio, la carta può vederlo e te lo dice, non ha mezze misure...io amo i tarocchi perché sono il migliore amico che una persona può avere ...la verità può essere apprezzata solo da chi non teme il proprio giudizio...


Grazie.


P.



IL MIO PERSONALE ARCANO DELL'ANNO:






mercoledì 1 giugno 2011

Come quando fuori piove

Ricordo che una volta, quando mia nonna stava male, corsi giù per le scale a chiamare la vicina infermiera e che mentre correvo sentivo che stavo facendo qualcosa di giusto. 
Avrò avuto 8 anni. Nella mia testa io ero l'unica possibilità che mia nonna aveva di salvarsi; credo che questo mio egocentrismo abbia profondamente caratterizzato la mia vita, tanto da prendermela oggi persino con i semafori rossi se sono in ritardo...tutto gira intorno a me o io giro intorno a tutto?
Non so perché a volte ho quella sensazione alla Truman Show che se cambio strada oggi non riusciranno a riprendermi!
Ho una nausea terribile questi giorni, una di quelle che ti costringerebbero a comprare un test se solo non fossi in grado di capire che non è un bambino che aspetti ma il rilascio di una tensione dovuta al voler controllare sempre tutto.
La vita a poco a poco o di botto ti costringe a lasciare andare...puoi impuntarti, resistere, lottare ma alla fine la delusione che ti ritrovi negli occhi è l'ultima soglia del reale: quella che ti rigetta addosso un non voler accettare l'amaro, l'acido, il vuoto e il mancato integrare.
L'unica cosa che resta è l'esserci nel momento presente nonostante tutto, viverlo interamente senza distrarsi, abbracciandosi con tenerezza nell'impossibilità di riuscire a salvare tutti tranne che se stessi ...dire si gentilmente, piangere tutto ciò che c'è da fare e continuare a vivere perché non sia vano nessun tentativo di migliorarsi ma non sia sprecato nemmeno quello di sentirsi più vicini alla parte più umana di sé ...come quando fuori piove, con ombrello o senza non smetterà comunque per non bagnarci più...forse lo farà quando offriremo il viso o forse quando senza meta cammineremo riuscendo ad offrire comunque il riso...


P.




"E tutti quei ricordi andranno persi nel tempo come lacrime nella pioggia..." Blade Runner