mercoledì 17 luglio 2013

Ricordati chi sei...



E poi accadde che sperimentò l’abbandono.

Dio volle così perché lei si volgesse all'interno per l’amore, non fuori.


Si lasciò cadere come una foglia a terra e iniziò a vedere quello che pensavano di lei, mentre Dio da dentro le sussurrava dolci parole, lei le distorceva con cose dette da altri qui e là. Odiò il Suo essere non rendendosi conto che questo, ci mette sempre sulla strada della riconciliazione mai della separazione.Si ritrovò sola a doversi ascoltare, prendersi cura del suo mondo, una madre prima d’esser figlia, una donna non riconosciuta nemmeno da se stessa.Chi era? Chi era adesso? Chi era sempre stata? Ora la domanda doveva esser fatta, ma non più ad un uomo, ad un amico o ad un vicino.Ora la domanda doveva esser fatta nell'unico posto dove avrebbe trovato una risposta: nell'istante interiore di secoli, nel suo cuore, dove era in attesta di esser pronunciata da chissà quanto…Così per gioco salì su un palco, salì e le tremarono le gambe, si guardò attorno e vide il suo nemico più temuto: il giudizio.Ma stavolta non scese, si schiarì la voce e stette.Eccola prender vita in giravolte e sorrisi, in battute e sospiri, eccola la verità che veniva fuori da un sipario.Eccola ad accorgersi di sé.E allora guardando una sua foto dissi:“Tu sei una di quelle donne la cui bellezza è nascosta da un'insicurezza tenace di non essere all'altezza, un'insicurezza che viene zittita in un teatro quando scricchiolano i tuoi passi sul palco della vita e ridiventi tu. Tutti quei personaggi sono parti di te e il loro unico scopo è aiutarti a farti riconciliare con la tua vera essenza: la bellezza.Quando ti dimentichi in fretta di te. Sali lì sopra e ricordati chi sei.”



Ad una cara amica attrice/collega/mamma :)




P.











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