mercoledì 1 giugno 2011

Come quando fuori piove

Ricordo che una volta, quando mia nonna stava male, corsi giù per le scale a chiamare la vicina infermiera e che mentre correvo sentivo che stavo facendo qualcosa di giusto. 
Avrò avuto 8 anni. Nella mia testa io ero l'unica possibilità che mia nonna aveva di salvarsi; credo che questo mio egocentrismo abbia profondamente caratterizzato la mia vita, tanto da prendermela oggi persino con i semafori rossi se sono in ritardo...tutto gira intorno a me o io giro intorno a tutto?
Non so perché a volte ho quella sensazione alla Truman Show che se cambio strada oggi non riusciranno a riprendermi!
Ho una nausea terribile questi giorni, una di quelle che ti costringerebbero a comprare un test se solo non fossi in grado di capire che non è un bambino che aspetti ma il rilascio di una tensione dovuta al voler controllare sempre tutto.
La vita a poco a poco o di botto ti costringe a lasciare andare...puoi impuntarti, resistere, lottare ma alla fine la delusione che ti ritrovi negli occhi è l'ultima soglia del reale: quella che ti rigetta addosso un non voler accettare l'amaro, l'acido, il vuoto e il mancato integrare.
L'unica cosa che resta è l'esserci nel momento presente nonostante tutto, viverlo interamente senza distrarsi, abbracciandosi con tenerezza nell'impossibilità di riuscire a salvare tutti tranne che se stessi ...dire si gentilmente, piangere tutto ciò che c'è da fare e continuare a vivere perché non sia vano nessun tentativo di migliorarsi ma non sia sprecato nemmeno quello di sentirsi più vicini alla parte più umana di sé ...come quando fuori piove, con ombrello o senza non smetterà comunque per non bagnarci più...forse lo farà quando offriremo il viso o forse quando senza meta cammineremo riuscendo ad offrire comunque il riso...


P.




"E tutti quei ricordi andranno persi nel tempo come lacrime nella pioggia..." Blade Runner

6 commenti:

  1. Una pungente malinconia che non ti ha mai abbandonato, la ricerca del significato più profondo e la strada nascosta dalla nebbia.

    Il desiderio irrefrenabile di bruciare con la fiamma più viva. Siamo rimasti gli stessi infondo, forse qualcosa in me si è spento.

    Sono felice però di leggere le parole di una donna che sicuramente ha lottato, ha trovato il suo mondo e continua a cercare.
    Mi capita ancora di rileggere le parole di una giovane ribelle.

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  2. Una volta una persona importante mi disse che l'unica cosa che per lui contava era che io fossi felice...non l'ho mai ringraziata abbastanza perchè oggi so che aveva ragione e nonostante io non mi sia perdonata spero che l'abbia fatto almeno lui...
    Continuo a cercare di ricordarmi chi sono sempre stata...nonostante le perdite, il tempo, il dolore...non si rimane gli stessi se non nell'anima...la purezza è solo sua...

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  3. Amore mio oggi mi è venuta un'irrefrenabile voglia di rileggere l'e book...Me lo sono rivissuto tutto, sai cosa intendo, e mi ricordo e rivivo ogni singolo istante di tutte quelle volte in cui ho fatto finta di farmi andar bene il tuo "sto bene". Solo tu sai quanto mi è stato difficile fingere affinchè ti salvassi da sola...Un leggero dolore riaffiora ancora ma assolutamente compensato dalla vogli di vivere te finalmente :-) ti amo mh

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  4. Credo sia necessario a volte se si ama veramente lasciare che l'altro venga su da solo...credo sia la forma d'amore meno apprezzata, quella che ti costringe a rimboccarti le maniche perché solo tu puoi fare davvero qualcosa per cambiare le cose...da qui la frase solo perché qualcuno non ti ha amato come volevi non vuol dire che non ti abbia amato affatto ;) grazie sweety...

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  5. Leggo solo ora, anche se un po' ritardo, questo tuo bel post, anche se un po' amaro.
    Io dico che vale sempre la pena di lottare e si tenere davvero un sorriso sincero in faccia..
    Sii positiva, sempre! :)

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