Quando vivi nella consapevolezza, non puoi che morire consapevolmente.
Molte persone vivono la loro vita come automi, gli addormentati credono di essere svegli mentre lo sono quasi di più mentre dormono.
La vera guarigione inizia da sé, qualcuno mi ha detto se non lo fai per te tu stessa non potrà farlo nessuno. Devi solo scegliere. Rimandavo. Ho rimandato per tanto tempo il prendermi cura di me perché ero cieca a me stessa più di quanto lo fossi con gli altri, parti di me che cercavo di assorbire per potermi quantomeno apprezzare, non oso dire amare.
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
Vangelo secondo Luca -
Cercavo il mio Gesù che imponesse le sue mani su di me per salvarmi dal buio ma non mi rendevo conto che era egli stesso nel buio e che se non avessi avuto il coraggio di perdonarmi completamente non avrei mai più rivisto...una volta che perdoni trasformi il tuo corpo e il tuo essere, ti spogli e ti rivesti di cielo. E' una sensazione di libertà unica che lascia il posto ad un nuovo approccio, ad una nuova visione del passato, del presente e del futuro. Dire SI con tutta l'anima ed entrare in comunione con il tutto perdonando ed essendo grati comunque è l'atto più bello che un essere umano possa sperimentare. E' la chiave d'accesso al paradiso, quello che è già qui, pronto per essere scoperto da un cuore puro e da occhi sanati.
Nessuna guarigione è possibile senza il perdono, nessun amore si sviluppa senza gratitudine e nessuna vita è davvero vita senza questa consapevolezza.
Chiunque tu sia dovresti iniziare ad esserlo.Ora.
Già dal significato etimologico della parola "con sapevole" comprendiamo che la nostra inevitabile ricerca del grande Perchè non deve vertere "solo" sulla speranza o sulla credenza, entrambi percorsi che lasciano aperte inquietanti falle al dubbio e all'alternativa.
“Sapere” è il punto più profondo a cui arriviamo nel momento esatto in cui "ricordiamo", finalmente, che siamo parte olografica e indivisibile del grande disegno.
Questo stato di Sapienza generalmente non ci viene dato gratuitamente. E' un punto di arrivo e conseguentemente di partenza, nella più grande avventura terrena a cui stiamo partecipando quando, con sbalorditiva interezza, arriviamo all'assoluta evidenza che Io e Dio è (siamo) esattamente la stessa cosa.
Potrebbe essere un percorso rapido ma per la maggior parte di noi è un infinito cumulo di passi, tre avanti e due indietro, che ci portano in abbagli differenti, il cui filo conduttore è anche tanto concreto dolore.
Probabilmente, non a caso, arriviamo in questa dimensione temporale con il compito di scoprire e scoprirci, e perciò l'immensa pienezza quando sperimentiamo il nostro personale centro di gravità permanente.
Il più grande nemico di questo stato siamo noi stessi, la nostra parte razionale, il nostro ego abituato a fare conti con sè stesso al centro
dell'Universo, confondendoci con il materiale di noi che percepiamo come la verità. Gli altri, quelli che abbiamo accanto, spesso per ricordi, esperienze, sentito dire e il creduto "buon senso" confermano principalmente i nostri (i loro) limiti cercando di tirarci "giù dalle nuvole", una posizione assolutamente personale dove, al contrario delle credenze collettive, c'è tutto ma proprio Tutto il nostro potere. Innanzitutto la Pace dell'Io a cui seguirà la dose più incommensurabile di doni divini e terreni.
“Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero”.Richard Bach
Il Gabbiano Jonathan Livingston
Siamo Uno, dentro e fuori di noi. Noi e solo noi siamo responsabili della nostra quadratura del cerchio. Noi con i nostri pensieri, con le nostre azioni e motivazioni, col nostro affidarci senza contrastare. Per poter fluire volando in scioltezza sull'onda del nostro pensiero migliore che si traduce nella realtà perfetta per ognuno di noi.
Silvia Paola Mussini
silviapaolamussini.com“Sapere” è il punto più profondo a cui arriviamo nel momento esatto in cui "ricordiamo", finalmente, che siamo parte olografica e indivisibile del grande disegno.
Questo stato di Sapienza generalmente non ci viene dato gratuitamente. E' un punto di arrivo e conseguentemente di partenza, nella più grande avventura terrena a cui stiamo partecipando quando, con sbalorditiva interezza, arriviamo all'assoluta evidenza che Io e Dio è (siamo) esattamente la stessa cosa.
Potrebbe essere un percorso rapido ma per la maggior parte di noi è un infinito cumulo di passi, tre avanti e due indietro, che ci portano in abbagli differenti, il cui filo conduttore è anche tanto concreto dolore.
Probabilmente, non a caso, arriviamo in questa dimensione temporale con il compito di scoprire e scoprirci, e perciò l'immensa pienezza quando sperimentiamo il nostro personale centro di gravità permanente.
Il più grande nemico di questo stato siamo noi stessi, la nostra parte razionale, il nostro ego abituato a fare conti con sè stesso al centro
dell'Universo, confondendoci con il materiale di noi che percepiamo come la verità. Gli altri, quelli che abbiamo accanto, spesso per ricordi, esperienze, sentito dire e il creduto "buon senso" confermano principalmente i nostri (i loro) limiti cercando di tirarci "giù dalle nuvole", una posizione assolutamente personale dove, al contrario delle credenze collettive, c'è tutto ma proprio Tutto il nostro potere. Innanzitutto la Pace dell'Io a cui seguirà la dose più incommensurabile di doni divini e terreni.
“Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero”.Richard Bach
Il Gabbiano Jonathan Livingston
Siamo Uno, dentro e fuori di noi. Noi e solo noi siamo responsabili della nostra quadratura del cerchio. Noi con i nostri pensieri, con le nostre azioni e motivazioni, col nostro affidarci senza contrastare. Per poter fluire volando in scioltezza sull'onda del nostro pensiero migliore che si traduce nella realtà perfetta per ognuno di noi.
Silvia Paola Mussini