lunedì 21 luglio 2014

Osservando la natura... (o il rispetto delle differenze)


La roccia viene modellata dal mare cambiando il paesaggio che ha intorno. 
Una roccia non è dura in realtà, si lascia modellare ma solo da una forza naturalmente diretta. 
E' un gioco di relazione che può avvenire solo a un livello di accettazione profonda della realtà. 
Molti credono che la roccia resista. 
No, la roccia offre la sua natura al mare e il mare l'abbraccia dando modo a questa di venir fuori nel suo essere parte del luogo.
Non c'è scontro. In verità c' è incontro. Tutti gli elementi si nutrono a vicenda dando luogo a continuità. Terra e acqua. Aria e fuoco. 
L'acqua nutre la terra che a sua volta da a questa un luogo in cui posarsi e scorrere, l'aria alimenta il fuoco che da a questa un motivo d'esistere per donare calore.Senza uno non esisterebbe l'altro. 
Questo il circolo in cui gli elementi si muovono in armonia concordando un equilibrio fondamentale per lo sviluppo della vita.
Perché noi non possiamo fare altrettanto? Perché non ci affidiamo alla nostra vera natura? 
Allo scambio di risorse per crescere? Perché mentiamo e ci accontentiamo di una menzogna?
Quando invece potremmo affidarci al nostro essere più vero?
Osservando la natura possiamo giungere a tutte le risposte poiché ciò che l'uomo intende fare è in realtà una copia impaurita di tutto quello che la natura sa come fare accadere nella sua immensa saggezza.
C'è un tempo per ogni cosa e un posto per ogni cosa.
Ma noi vogliamo conquistare il primato quando dovremmo occuparci di prenderci il nostro posto, quello giusto per noi che nessuno ci ruberà perché è nostro.
E' una questione di intenzione, è una questione di azione,è una questione di fiducia. Da anni porto avanti le mie idee per un nuovo femminismo dopo aver buttato giù "case"(idee, memorie, preconcetti, pregiudizi, programmi) porto avanti la donna nuova.
Cos'è? E' l'essere semplicemente ciò che si è: DONNE.Senza aver paura di mostrare la propria femminilità,  un mondo in cui un uomo nasce da una donna e' un mondo in cui non puo' che esserci cooperazione.
Il vecchio femminismo non rappresenta più la donna di oggi, è servito ieri, assolutamente ha avuto una funzione cardine nella storia dell'evoluzione femminile nella societa'.
Oggi pero' abbiamo bisogno di nuovi modi di affrontare il tema delle differenze.
 Dichiarare l'uguaglianza ad ogni costo non è più un'idea rivoluzionaria è un'idea fissa. Non siamo uguali ma abbiamo gli stessi diritti.
La donna è diversa dall'uomo e il non voler ammettere questo porta a un conflitto interno che genererà inevitabilmente conflitto esterno.
Essere diversi non significa meritare di meno ne' uno stipendio inferiore al collega uomo, significa portare nel mondo la propria unicita'. 
Il  vero potere viene da dentro, dall'accettare ciò che si è e rivendicarlo con gentile affermazione di sé non negandosi e aggredendo se stesse per non essere all'altezza di un patriarcato che ci vuole perfettamente adeguate.

Abbiamo sofferto tanto perché ci siamo vendute per una parità quando avremmo dovuto investire sulla differenza e l' unicita'.

P.



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