martedì 20 maggio 2014

Invictus/Invincibile


Dio è ciò che permise a Michelangelo di liberare un angelo imprigionato nel marmo, dipingere la cappella Sistina, a Botticelli di racchiudere la Venere in una tela, a Stanislavskij di creare comunione tra attore e personaggio, a Beethoven di comprorre l'inno alla gioia nonostante la sua sordità e depressione, a Moro di provare amore per costruire una nuova condizione umana a costo della propria vita, a Mandela di diventare un poeta in prigionia piuttosto che una vittima. Dio è coraggio in azione, Dio è in tutti noi, non venitemi a parlare di quante preghiere avete detto ma di quante sfide avete accolto.


Chi è l'invincibile? E' chi non si sottomette a una volontà più piccola. Ecco! E' colui il quale decide di non accusare più nessuno e andare per la sua strada, sta ormai avvenendo ovunque, c'è un risveglio generale e una confusione che deriva solo dal non voler accettare qualcosa di cui abbiamo bisogno o che qualcosa che non ci serve più se ne vada.

"Non ci serve più", esattamente, poiché tutto giunge per servirci, per portarci oltre, per darci altro, per apportare vantaggio non perdita, cosicché l'evoluzione possa fare il suo corso e consegnare nuova energia e sviluppo.

Nel panorama mondiale c'è un lato che si armonizza e un lato che oppone resistenza, il lato che si armonizza, non è colui che non lotta anzi, è colui che sceglie di lottare con determinazione, avere parte nella creazione. Chi oppone resistenza crede di lottare sta invece scegliendo di perdere non prendendo parte a ciò che gli spetterebbe se solo si accorgesse di farne parte.


Vinciamo noi? Noi chi? Noi che lottiamo.

Vinciamo nel momento in cui c'è coscienza. Poiché se io vinco per davvero, tu non puoi perdere. La vera vittoria è conquista di accessi. E l'accesso è la verità.

La verità è che non c'è più un posto per nascondere la possibilità di svegliarsi.


P.







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