Noi viviamo in un perenne stato di sogno, un sogno che c'è stato impiantato nel cervello come un software mal funzionante ma conosciuto e perciò usato e condiviso.
Questa cosa mi fa venire in mente Linux...il sistema operativo, un mio amico anni fa lo mise ed iniziò a fare propaganda del nuovo sistema.
Solo poche persone lo stavano a sentire, spesso dicevano: è difficile, lascia stare per carità!
Il fatto strano è che non lo avevano nemmeno mai visto!!
Molte persone parlano per sentito dire, il punto è che hanno paura del nuovo, non lo conoscono, spiazza, cos'è? che farò? E l'ansia aumenta.
Se solo avessero la curiosità dei bambini non temerebbero più nulla.
I programmi ereditati non sono nostri e possiamo liberarcene, è un compito impegnativo, è richiesta volontà per arrivare a stare veramente bene e ad essere liberi da paure che ci imprigionano da secoli.
Per fare questo vengono oggi illustrati vari metodi che non starò qui a citare, ognuno può farsi il viaggio che vuole, ci si incontrerà alla fine o a metà del percorso chissà...
Quello che preferisco personalmente come lavoro su di me è quello dell'osservazione e dei 4 accordi, un testo piccolino di saggezza toteca che consiglio vivamente a tutti.
Sono 4 semplici cose da fare e da rifare che miglioreranno la qualità della vita di ognuno.
Capirete che ogni volta che dite o fate qualcosa a qualcuno la state in verità facendo a voi, sarà uno stimolo a fare qualcosa di bello allora piuttosto che gettare veleno e terrore ovunque.
Ultimamente mi rendo conto che ce la si racconta, ma nessuna storia regge più...il tempo di reagire è terminato, bisogna agire consapevolmente, non tirare uova marce dalla frustrazione.
La nuova era è un qualcosa di autentico no di scopiazzato qua e là, e l'autenticità non può esserci finché non ci si libera dei fardelli di tensione e paura che governano i nostri cervelli.
Non bisogna credere e basta, bisogna scegliere di credere e a cosa. E' questa la differenza.
Altrimenti crederemo a tutto e saremo vittime non esseri responsabili.
La terra ha bisogno di essere amata e risvegliata da un canto non da urla.
Il più grande potere che abbiamo è quello di fare la differenza. Dobbiamo solo scegliere di creare partendo dall'intuizione o dall'esperienza.
Fare del proprio meglio per ripulirsi da immondizia ereditata senza accusare nessuno sarà il primo vero passo verso un nuovo inizio.
Trovate la vostra strada e perseguitela facendo del vostro meglio.
Bisogna impegnarsi per il più alto beneficio proprio e del prossimo. Tutto ciò che viene fatto con questo scopo al meglio delle proprie capacità è l'unico vero diritto dovere civico che abbia senso perché è per l'umanità intera non per una classe.
Pamela C. De Logu
Voglio regalarvi uno spunto di riflessione dal libro di Don Miguel Ruiz, "I 4 accordi":
"Quando prendete le cose personalmente, vi sentite offesi e la reazione è quella di difendere le vostre convinzioni, creando conflitti. Rendete grande qualcosa che di per sé è piccolo, perché avete bisogno di avere ragione...si tratta di una proiezione del vostro sogno, quello che dite, che fate segue gli accordi che avete preso con voi stessi...non ha nulla a che vedere con me.
Non m' importa cosa pensate di me, perché non prendo in modo personale le vostre opinioni...so che quando sarete contenti direte che sono un angelo ma se siete irritati no. In entrambi i casi, la vostra opinione non mi tocca perché io so ciò che sono e non ho la necessità di essere accettato.
Qualunque cosa diciate so che è un problema vostro non mio, è il modo in cui vedete il mondo e state parlando con voi stessi, non a me.
Le opinioni di ciascuno derivano dal suo sistema di credenze, quindi nulla di ciò che pensa un altro mi riguarda davvero: riguarda lui o lei.
Non è ciò che ho detto io che vi fa soffrire ma il fatto che avete delle ferite aperte e io le ho toccate. Siete voi che vi fate del male.
E' impossibile per me prenderla personalmente, non perché non vi creda ma perché so che vedete il mondo attraverso occhi diversi: i vostri.
Quindi se vi arrabbiate con me, so che state affrontando voi stessi..."